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La pratica

M10 e M12, una coppia di gemelli nel cielo estivo

Le brevi distanze rendono piacevole il confronto di questi due ammassi globulari in Ofiuco: ma quale dei due si risolve meglio?

L’ammasso globulare M10 nella costellazione di Ofiuco. Bernhard Hubl / CCD Guide L’ammasso globulare M10 nella costellazione di Ofiuco. Bernhard Hubl / CCD Guide
Immagine dell'ammasso globulare
M10 con un telescopio Newton da 4 pollici e
ingrandimento 48x. Peter Kiss Immagine dell'ammasso globulare M10 con un telescopio Newton da 4 pollici e ingrandimento 48x. Peter Kiss

Sono pochi gli oggetti nel cielo notturno cittadino così vicini l’uno all’altro come M10 e M12. Entrambi gli ammassi globulari appaiono di luminosità simile (M10 di mag 6,6 e M12 di mag 6,1) e sono separati da appena 2°, tanto che spesso vengono definiti come la coppia di gemelli nella costellazione di Ofiuco.

E sebbene siano in una zona povera di stelle, sono relativamente semplici da individuare: alla stessa declinazione di M10 e M12, circa -4°, si trova infatti una vistosa formazione di circa sei stelle, di cui le due più brillanti, ε e δ Ophiuchi, sono ben riconoscibili già nel cercatore. Da questa formazione, una risoluta virata di 10° in direzione est ci fa attraversare una zona povera di stelle fino a raggiungere 30 Ophiuchi, di mag 5. Da qui a M10, ad appena 1° ovest di distanza, è un battito di ciglia.

Confronti sorprendenti

L'ammasso globulare M12 si trova non lontano da M10. Bernhard Hubl / CCD Guide L'ammasso globulare M12 si trova non lontano da M10. Bernhard Hubl / CCD Guide

È interessante confrontare M10 con M12 durante l’osservazione, cosa possibile grazie al fatto che sono molto vicini tra loro. Prima di tutto colpisce che M10, pur essendo l'ammasso più debole, sia migliore da osservare rispetto a M12, almeno con un “piccolo” rifrattore da 80 mm. Infatti, rispetto a M 10 quest'ultimo appare un po' più debole, piccolo, fugace e meno “concreto” nella granulazione rispetto al suo gemello.

M10 ha anche il vantaggio di essere accompagnato da una piccola stella a sud-est, ottima per la messa a fuoco anche con ingrandimenti maggiori: mettendo a fuoco la stella, l'ammasso diventa più nitido e allo stesso tempo più contrastato.

Ingrandimento maggiore, immagine diversa

Se si passa a un rifrattore da 120 mm il risultato dell’osservazione è sorprendentemente diverso. A 120x nell'alone di M10 si possono vedere brillare singole stelle, utilizzando la tecnica della visione indiretta. Tuttavia, con il più scuro M12 la granulazione si risolve molto meglio rispetto a quella di M10. Nel complesso, M10 appare più densa e concentrata, mentre M12 è più estesa, e questo è probabilmente il motivo per cui è più facile risolvere le sue stelle singole rispetto a M10, almeno nella zona esterna dell'alone.

Nel complesso l'osservazione dei due ammassi globulari da località urbane rimane una questione molto soggettiva. Ogni astrofilo avrà sicuramente avuto le proprie esperienze, talvolta molto diverse.

Mappa celeste per i due ammassi globulari M10 e M12 nella costellazione di Ofiuco. J. Scholten Mappa celeste per i due ammassi globulari M10 e M12 nella costellazione di Ofiuco. J. Scholten

Autori: Karl-Peter Julius / Su gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH