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La pratica

Ottenere immagini in dettaglio di Luna & Co con il lucky imaging

Elaborazione video con AutoStakkert!3

Come si scattano le migliori foto della Luna? Riprendendo tantissime immagini e scegliendo le più nitide! Qui AutoStakkert! è di aiuto.

La superficie della Luna è sempre un bel soggetto da riprendere, e con il software giusto è possibile ricavare da un video i dettagli più delicati. M. Weigand La superficie della Luna è sempre un bel soggetto da riprendere, e con il software giusto è possibile ricavare da un video i dettagli più delicati. M. Weigand

La primavera offre buone occasioni per fotografare la Luna. Il nostro satellite, nella fase crescente, raggiunge un’altezza piacevole sopra l’orizzonte e quindi le possibilità di ottenere buone condizioni osservative sono molte. Le immagini migliori si possono realizzare tramite la tecnica del lucky imaging, che prevede di scattare molte foto e di scegliere poi le più nitide. Per questo compito, alcuni appassionati di programmazione tra gli astrofili hanno sviluppato negli ultimi anni soluzioni software sempre più performanti.

Un programma famoso tra i fotografi del Sistema Solare è AutoStakkert! di Emil Kraaikamp. Si tratta di un programma che sfrutta le moderne CPU multicore in modo efficace e lavora molto rapidamente, tanto che la valutazione di un video dura solo pochi minuti. Di seguito descriviamo il flusso di lavoro con AutoStakkert!, prendendo come esempio un video della Luna. Il primo passo è proprio il caricamento del video.

Stabilizzazione dell’immagine e analisi della qualità

Prima di iniziare la ricerca delle immagini più nitide, è necessario centrare l’oggetto, in modo da poter confrontare la qualità di tutte le immagini. Le prime impostazioni dipendono dal motivo: per pianeti, poiché sono oggetti con un con luminosità circoscritta, si usa l’opzione “planet” (COG), mentre le superfici lunari che occupano tutto il formato richiedono l'opzione “surface”. Il riquadro di allineamento viene posizionato su un elemento superficiale degno di nota e le sue dimensioni vengono regolate. Poi si passa alla configurazione dell’analisi qualità. Per ogni immagine AutoStakkert! analizza i gradienti di luminosità, che sono più marcati nelle immagini nitide. Naturalmente anche il rumore crea un gradiente di luminosità, per questo motivo il parametro “Noise robust” è già impostato di default su 4, ma deve essere aumentato per gli scatti con molto rumore. L'opzione “Laplace Δ” si seleziona in base al campionamento. Se la lunghezza focale è effettivamente troppo lunga (sovracampionamento), l'analisi della qualità deve essere effettuata su strutture piuttosto grossolane e la spunta va tolta. Se invece le strutture riconoscibili sono molto piccole, l’opzione “Laplace Δ” è utile, eventualmente in combinazione con un “Noise robust” più elevato. Inoltre, risultati migliori si possono ottenere con l'analisi  della qualità locale “Local (AP)”. Solo in casi difficili, con oscillazioni della luminosità immagine, si consiglia l'opzione “Global (Frame)”. La fase decisiva di Lucky Imaging inizia con “2) Analisi”: il risultato dell'analisi è un diagramma delle immagini ordinate in base alla loro qualità.

La finestra principale di AutoStakkert!. Il flusso di lavoro è organizzato nelle tre sezioni a sinistra e a destra della barra di avanzamento centrale. Qui si trova anche il diagramma di qualità dopo l'analisi. In questo esempio, il seeing era molto eterogeneo, il tasso di utilizzo migliore era circa il 30%. M. Weigand La finestra principale di AutoStakkert!. Il flusso di lavoro è organizzato nelle tre sezioni a sinistra e a destra della barra di avanzamento centrale. Qui si trova anche il diagramma di qualità dopo l'analisi. In questo esempio, il seeing era molto eterogeneo, il tasso di utilizzo migliore era circa il 30%. M. Weigand

Sperimentare con la dimensione dello stack

La curva della qualità fornisce indicazioni sul tasso di utilizzo delle immagini. Un seeing scarso rende necessario escludere rigorosamente le immagini troppo deformate o sfocate. Nelle notti con un seeing medio, un tasso di utilizzo ragionevole ha valori compresi tra il 40% e il 60%. Se sono disponibili molte immagini o immagini con pochissimo rumore, si possono provare valori più bassi: il risultato potrebbe essere più nitido. Con il tempo si riuscirà a capire qual è il giusto tasso di utilizzo. Spesso il risultato ottimale si trova solo per errori e tentativi. È utile osservare le immagini ordinate per qualità e controllarle visivamente. AutoStakkert! facilita questo processo producendo immagini somma, con un certo risparmio di tempo, per diverse dimensioni di stack selezionabili a scelta. Per confrontare meglio i diversi risultati, si consiglia di utilizzare l'opzione “Sharpened”, che rende più visibili le differenze tra le immagini somma.

Tuttavia, prima di generare la prima immagine somma, va eseguita la regolazione fine dell'allineamento dei singoli piccoli segmenti di immagine. Tutte le impostazioni necessarie si trovano nella barra dei menu sul bordo sinistro della finestra. In “AP Size” è possibile scegliere tra diverse dimensioni dell'area e con “Place Aps in Grid” i punti di allineamento vengono distribuiti automaticamente e uniformemente sull'intero campo immagine. Quanto più dettagliato è il motivo, tanto più piccole sono le aree utilizzabili. “Min Bright” determina il limite di luminosità dei punti. Se necessario, i singoli punti possono essere impostati o rimossi manualmente. Tutte le altre opzioni possono restare invariate e si può avviare lo stacking con “3) Stack”.

La finestra dell'immagine con il punto di stabilizzazione sul rilievo centrale di Pitagora a sinistra e la griglia di punti di allineamento a destra. M. Weigand La finestra dell'immagine con il punto di stabilizzazione sul rilievo centrale di Pitagora a sinistra e la griglia di punti di allineamento a destra. M. Weigand

L'immagine somma

La valutazione viene completata in pochi minuti. Di solito, a prima vista le immagini somma non appaiono particolarmente nitide, quindi i dettagli più fini devono essere elaborati in post-produzione. A questo scopo sono utili gli algoritmi di nitidezza di vari programmi. Per esempio, vale la pena di sperimentare le opzioni “deconvoluzione” e “sharpening gaussiano iterativo" in Fitswork, e "sharpening wavelett" in RegiStax6.

In conclusione

Grazie al lavoro di sviluppo di alcuni appassionati nell’ambito del software, il lucky imaging oggi è molto più facile, veloce e preciso che mai! AutoStakkert! è uno strumento eccezionale per la valutazione di video, e non solo della Luna. Può essere usato anche per ottenere il meglio dalle immagini dell'imminente grande opposizione di Marte, che avverrà in condizioni difficili in prossimità dell'orizzonte.

Autore: Mario Weigand / Su gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH