NGC 2362 - L’ammasso di Tau Canis Majoris
Basso sull’orizzonte invernale troviamo questo brillante ammasso, che richiede un telescopio con almeno 8 pollici di apertura e ingrandimenti elevati.
L’ammasso aperto NGC 2362 si trova a sud dell’equatore celeste nella costellazione del Cane Maggiore ed è un oggetto molto bello da osservare con telescopi di medie dimensioni. Venne osservato per la prima volta dal sacerdote italiano, astronomo e naturalista, Giovanni Battista Hodierna. Charles Messier non lo aveva inserito nel suo catalogo degli oggetti nebulosi, ma William Herschel lo scoprì il 6 marzo 1785. L’ammasso dista da noi 5000 anni luce e ha un’età stimata compresa tra i 4 e i 5 milioni di anni, con una estensione angolare di 8'×8' e una luminosità apparente di 4,1 mag.
Porta il nome della sua stella più brillante
L’ammasso in inverno si trova basso sull’orizzonte. Tramite la stella più luminosa del cielo invernale, Sirio (α CMa), si segue la linea immaginaria della costellazione del Cane Maggiore fino alle stelle ο2 CMa e δ CMa. Da quest’ultima si prosegue di 2,5° in direzione nord-est. Qui troviamo Tau Canis Majoris (τ CMa), il centro dell’ammasso aperto NGC 2362, che proprio da questa stella prende il nome.
Tau Canis Majoris ha una luminosità di 4,4 mag e come l’ammasso dista da noi circa 5000 anni luce. Probabilmente è una sua compagna, attorno alla quale si raggruppano tutte le altre stelle.
Un gioiello nel cielo invernale
Al binocolo di solito è visibile solo la stella principale τ CMa, qualche volta circondata da una debole nebulosa. Con un telescopio piccolo e ingrandimento basso di solito la luminosità della stella principale sovrasta quella degli altri astri. Poiché l’ammasso è molto piccolo, le altre stelle sono visibili con ingrandimenti elevati: entro un raggio di 4' se ne trovano raggruppate circa 40. L’ammasso è composto da circa 60 stelle.
Con un telescopio a partire da 20 cm dovrebbe essere possibile vedere circa 15-20 stelle da 10 a 12 mag. Le stelle di questo ammasso, con una luminosità pari a 500.000 volte quella solare, sono tra le più brillanti che si conoscano. Con un ingrandimento a partire da 150x, diventano visibili le due compagne della stella principale, con una luminosità compresa tra 10 e 11 mag. Secondo molti astrofili, l’ammasso di Tau Canis Majoris è un gioiello paragonabile all’Ammasso Doppio di Perseo: un brillante bianco, circondato da un denso scintillio di stelle. Vale quindi la pena di cercarlo in prossimità dell’orizzonte, nelle fredde notti invernali.
Autore: Michael Feiler / Su gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH