Deep-sky in campagna

M95 e M96 sono due tra le galassie più belle nella costellazione del Leone. La struttura a spirale di M96 venne scoperta già nel 1850.

Questa coppia di galassie e uno degli oggetti più belli da osservare nel cielo boreale. Entrambe rientrano nel campo visivo di un oculare da 2".

M51, nella costellazione dei Cani da Caccia, è una affascinante galassia del cielo primaverile. A dire il vero, sono due!

Sebbene M4 nello Scorpione sia l’ammasso globulare a noi più vicino, la sua osservazione non è facile. Vale comunque una visita.

Se si vuole osservare l’affascinante nebulosa oscura nella costellazione dell’Ofiuco, più del telescopio è importante un cielo scuro.

La piccola e brillante nebulosa planetaria NGC 6210 nella costellazione di Ercole è giovane, strutturata e splende perfino con un colore blu-verde!

La stella centrale resta un obiettivo difficile, ciononostante la nebulosa planetaria nella costellazione della Lira è uno degli oggetti più belli della volta celeste.

Questo ammasso globulare nella costellazione della Volpetta potrebbe essere considerato anche un ammasso aperto: un bell’oggetto, incastonato nella Via Lattea.

Oltre alle nebulose Nord America e Velo, nella costellazione del Cigno si trova anche la strana nebulosa Crescent NGC 6888, da osservare con un filtro OIII.

Nel 1877 l’astronomo francese Stephan scoprì questo gruppo composto da 5 galassie tra loro interagenti: una destinazione adatta ai telescopi con apertura a partire dagli 8 pollici.

Una grande quantità di dettagli rende la piccola nebulosa scoperta nel 1881 dall’astronomo statunitense Barnard uno degli oggetti più importanti per chi ama osservare il cielo profondo.

È grande due volte la nostra Via Lattea e interagisce con una compagna: questa galassia a spirale nella costellazione dell’Ariete invita all’esplorazione con un telescopio.

Al binocolo o al telescopio l’Ammasso Doppio di Perseo è un oggetto che non delude le aspettative!

Il famoso resto della supernova osservata dagli astronomi cinesi nel luglio del 1054 nella costellazione del Toro è una meraviglia tra gli oggetti deep-sky.

Cosa c’è di più divertente che osservare un oggetto deep-sky? Osservarne due. A mezzo grado di distanza da M38 si trova un altro ammasso, nello stesso campo visivo.

Come una debole cometa appare la nebulosa a riflessione M78. I cieli di campagna scuri e limpidi permettono di indovinare polveri e strutture.

Senza un filtro nebulare IC 443 è pressoché invisibile, ma nella riga OIII o UHC diventa un oggetto emozionante, che ricorda la nebulosa Velo.

Basso sull’orizzonte invernale troviamo questo brillante ammasso, che richiede un telescopio con almeno 8 pollici di apertura e ingrandimenti elevati.