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La pratica

Navigare nel cielo notturno

All’inizio non è facile orientarsi nel cielo notturno. Ma con questi punti di riferimento riuscirai a farti strada nella giungla delle stelle!

Stellarium Stellarium

Orientarsi nel cielo notturno, anche per chi è alle prime armi

Il cielo primaverile in un panorama a 360°. Senza punti di riferimento efficaci, orientarsi è difficile. Stellarium Il cielo primaverile in un panorama a 360°. Senza punti di riferimento efficaci, orientarsi è difficile. Stellarium

Chi non ha ancora pratica di astronomia può trovare difficile orientarsi sulla volta stellata. Da un punto di osservazione buio si possono vedere così tante stelle da rendere complicato perfino riconoscere le costellazioni. Se il invece c’è troppa luce, magari vicino a una città, le stelle visibili sono poche. In questi casi è il momento di concentrarsi sull’essenziale e sfruttare i “navigatori” del cielo.

Il Triangolo di Primavera offre un buon orientamento. L. Spix Il Triangolo di Primavera offre un buon orientamento. L. Spix

In primavera il punto di riferimento è il Grande Carro, un asterismo famoso e conosciuto da chiunque, che in questo periodo dell’anno si trova in direzione nord quasi allo zenit. Se si prolunga verso l’orizzonte la linea formata dall’arco di stelle che forma il timone, a circa due lunghezze del timone stesso troviamo la stella più luminosa in questa porzione di cielo: Arturo, che brilla con una luce rossastra nella costellazione di Boote. Proseguendo la curva dell'arco, dopo circa la stessa distanza si trova un'altra stella luminosa, ovvero Spica, nella Vergine. In questo modo abbiamo già trovato due dei tre punti che formano il cosiddetto Triangolo di Primavera. Ora manca solo Regolo, nella costellazione del Leone: si trova tracciando una linea ideale verso l’orizzonte, partendo delle due stelle anteriori dell'Orsa Maggiore.

Un triangolo e un quadrato

In estate è ben visibile il Triangolo Estivo. L. Spix In estate è ben visibile il Triangolo Estivo. L. Spix

In estate la luminosa Vega fornisce un punto di partenza ideale per la navigazione del cielo notturno. In questo periodo a sera tarda si trova praticamente allo zenit. Con Deneb, la stella un po’ meno brillante che rappresenta la coda del Cigno, e Altair nell’Aquila, forma il grande Triangolo Estivo. Seguendo il volo del Cigno lungo la Via Lattea, incontriamo a sud Antares, la stella che brilla con luce rossastra nella costellazione dello Scorpione

Il Quadrato Autunnale è composto dalle stelle di Pegaso. L. Spix Il Quadrato Autunnale è composto dalle stelle di Pegaso. L. Spix

Lo zenit del cielo autunnale è dominato da Cassiopea, con la sua caratteristica forma a W. Anche l’autunno offre un bel punto di riferimento per orientarsi nel cielo notturno: il Quadrato Autunnale, formato dalle stelle principali della costellazione di Pegaso. Partendo da qui, una suggestiva catena di tre stelle quasi con la stessa luminosità punta a Mirphak, la più brillante di Perseo. Qui la costellazione si divide in due parti; seguendo quella orientale, dopo poco si incontra l'ammasso aperto delle Pleiadi.

Un esagono in inverno

L'Esagono Invernale è il più grande asterismo del cielo boreale. L. Spix L'Esagono Invernale è il più grande asterismo del cielo boreale. L. Spix

In inverno la costellazione più vistosa è Orione: un grande rettangolo diviso al centro da una linea composta da tre stelle, le cosiddette stelle della Cintura di Orione. Prolungando la linea della cintura non si può non vedere Sirio, la stella più luminosa del cielo, che rappresenta il punto in basso a sinistra dell'Esagono Invernale; gli altri vertici di questo esagono sono Procione nel Cane Minore, Polluce nei Gemelli, Capella nell’Auriga, Aldebaran nel Toro e Rigel di Orione.

Autore: Lambert Spix / Su gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH