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La pratica

Squisitezze à la Messier

Il catalogo dell’astronomo francese Charles Messier è il "chi è chi" degli oggetti deep-sky. Raccoglie gli oggetti più belli da osservare per chi è alle prime armi!

L'ammasso aperto M 44 brilla nel cielo primaverile in tutta la sua magnificenza. Mario Weigand L'ammasso aperto M 44 brilla nel cielo primaverile in tutta la sua magnificenza. Mario Weigand

Principianti alla scoperta degli oggetti Messier

Chi è alle prime armi con l’hobby dell’astronomia si trova spesso davanti a un difficile quesito: quali oggetti posso osservare? Un buon punto di partenza è offerto dal cosiddetto Catalogo Messier, che con 110 oggetti deep-sky offre una varietà di possibili osservazioni, tra cui anche celeberrimi e promettenti oggetti, come la nebulosa di Orione M42, la nebulosa Manubrio M27 o la galassia Vortice M51.

La passione dell'astronomo francese Charles Messier, nato nel 1730, era la ricerca delle comete. E proprio mentre era a caccia di comete, scoprì nel cielo oggetti dall'aspetto diffuso, simili a comete ma immobili. Per evitare che questi oggetti potessero essere scambiati per comete vere e proprie durante le osservazioni successive, creò un catalogo in cui registrò la loro posizione e il loro aspetto.

Così alla nebulosa Granchio, nella costellazione del Toro, fu assegnato il nome di Messier 1 o, in breve, M1. L'ultima versione del catalogo, del 1781, contiene oggetti da 1 a 103, mentre gli oggetti da 104 a 110 furono aggiunti al catalogo solo più tardi, nel XX secolo.

Oggi il catalogo Messier raccoglie ammassi stellari, le nebulose e le galassie, gli oggetti più belli del cielo boreale. Per chi muove i primi passi, l'elenco è particolarmente interessante perché molti di questi oggetti possono essere osservati già con telescopio di piccole dimensioni. Ma anche un normale binocolo 10×50 è sufficiente per osservare molte delle voci del catalogo e alcuni oggetti sono visibili perfino a occhio nudo.

Spix Spechteltipps Leckerbissen Messier 13

Immagine di M13, in un telescopio da 60 mm di apertura, ingrandimento 50x sotto a un cielo scuro. L. Spix

Spix Spechteltipps Leckerbissen Messier 31

Immagine di M31, in un binocolo 10×50 sotto a un cielo scuro. L. Spix

Spix Spechteltipps Leckerbissen Messier 42

Immagine di M42 in un telescopio con 60 mm di apertura, ingrandimento 50x sotto a un cielo scuro. L. Spix

Spix Spechteltipps Leckerbissen Messier 57

M57 in un telescopio da 60 mm di apertura, ingrandimento 50x sotto a un cielo scuro. L. Spix

Uno sguardo al Presepe

In primavera l’oggetto più facile da osservare è l’ammasso aperto M44, o del Presepe. Sotto a un cielo uniformemente scuro, limpido e senza Luna, M44 è visibile a occhio nudo nella costellazione del Cancro. Con un binocolo si possono ammirare alcune decine di stelle brillanti. Questo ammasso era conosciuto già nell’antica Grecia, ma solo con l’invenzione del cannocchiale Galileo riuscì a risolvere M44 in singole stelle; una scoperta che oggi possiamo ripetere usando un binocolo.

Autore: Lambert Spix / Su gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH