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Più è scuro, meglio è

Come si trova il luogo ottimale per osservare il cielo? Mappe specifiche aiutano a stare lontano dall’inquinamento luminoso.

Oliver Henze Oliver Henze

Ecco come scegliere il luogo ottimale per osservare il cielo

È pressoché impossibile trovare un luogo di osservazione privo di inquinamento luminoso. Oliver Henze È pressoché impossibile trovare un luogo di osservazione privo di inquinamento luminoso. Oliver Henze

Per osservare la volta celeste in modo efficace, esiste un prerequisito decisivo: un cielo scuro. Solo così infatti le nebulose deboli, le galassie o le comete possono spiccare, con un contrasto maggiore, sullo sfondo scuro, ma non solo: anche gli oggetti puntiformi poco luminosi, come stelle o le lune di Saturno diventano più visibili.

In Italia si possono trovare buone condizioni osservative solo fuori dalle città, per via dell’inquinamento luminoso. Ma anche in campagna sta diventando sempre più difficile individuare punti di osservazione adeguati, perché zone industriali, illuminazioni stradali, fari e insegne al neon illuminano fortemente il cielo notturno.

Lontano dalle città

Per un primo orientamento alla ricerca di un luogo di osservazione buio possono essere utili le cosiddette mappe dell’inquinamento luminoso, che mostrano in modo più o meno dettagliato il grado di inquinamento di un determinato luogo. In internet trovi informazioni usando le parole chiave “mappe inquinamento luminoso” e “Italia”. Su una buona mappa stradale o tramite Google Earth troverai altre informazioni valide per una prima ricerca.

Nella scelta del luogo da cui osservare, considera una distanza di 30 km dalle città più grandi e dagli agglomerati urbani. Solo così infatti le campane di luce delle città appaiono abbastanza deboli da non riflettersi verso l’alto. Ma è bene tenere qualche chilometro di distanza anche da borghi e paesi, poiché l'illuminazione notturna delle strade e degli edifici può influenzare sensibilmente l’oscurità del cielo. Inoltre, la zona dovrebbe essere il più possibile pianeggiante, senza montagne o colline che possano limitare la vista dell'orizzonte.

Alla luce del giorno

Il passo successivo dovrebbe essere una visita al possibile sito di osservazione di giorno, in modo da capire quali sono le sue caratteristiche e vedere com’è la strada per raggiungerlo. È bene che questa sia sempre percorribile, soprattutto dopo la neve o la pioggia, in modo da non rischiare di rimanere bloccati nel cuore della notte. Se la vista all'orizzonte è libera, soprattutto verso sud dove le stelle raggiungono la posizione più alta, hai individuato un possibile luogo di osservazione.

Estratto di una mappa dell’inquinamento luminoso della zona di Francoforte. Jurij Stare, www.lightpollutionmap.info/Earth Observation Group,
NOAA National Geophysical Data Center Estratto di una mappa dell’inquinamento luminoso della zona di Francoforte. Jurij Stare, www.lightpollutionmap.info/Earth Observation Group, NOAA National Geophysical Data Center

E di notte

Oliver Henze Oliver Henze

Ma la bontà del tuo nuovo punto di osservazione può essere valutata davvero solo di notte, quando puoi stabilire com’è l'inquinamento luminoso dovuto a città e paesi, a fari e lampioni visibili direttamente, e all'abbagliamento delle auto di passaggio. Inoltre, è importante controllare di nuovo l'orizzonte a sud: se la Via Lattea appare come una banda ben strutturata, allora hai trovato un buon posto per osservare il cielo. È comunque difficile aspettarsi un luogo completamente privo di inquinamento luminoso in Italia. Potresti anche chiedere a un osservatorio nella tua zona quali possibilità ci sono: magari c'è già un gruppo di astrofili che si incontra in un buon punto, e si sa, osservare in compagnia è due volte più divertente.

Autore: Lambert Spix / Su gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH