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La pratica

I punti salienti di un mare in tempesta

Sul margine occidentale della Luna, 11 giorni dopo il novilunio, si possono osservare due straordinarie formazioni.

La roccia all'interno di Aristarchus è la più chiara del lato visibile della Luna. NASA/GSFC/Arizona State University La roccia all'interno di Aristarchus è la più chiara del lato visibile della Luna. NASA/GSFC/Arizona State University
In prossimità del margine occidentale della Luna si trova il chiaro cratere Aristarchus. NASA/GSFC/Arizona State University In prossimità del margine occidentale della Luna si trova il chiaro cratere Aristarchus. NASA/GSFC/Arizona State University

Al centro dell’Oceanus Procellarum (oceano delle Tempeste) si trova una specie di altipiano, simile a un’isola. Questo altopiano ospita due delle più straordinarie formazioni della Luna, che si trovano sul terminatore l’undicesimo giorno dopo il novilunio, e quindi con la migliore visibilità: si tratta del cratere Aristarchus, di 46 km, e della confinante Vallis Schröteri.

A righe chiare e scure

Illustrazione di Aristarchus: le pareti sono attraversate da righe scure e macchie chiare. Lambert Spix Illustrazione di Aristarchus: le pareti sono attraversate da righe scure e macchie chiare. Lambert Spix

Al telescopio Aristarchus appare delineato in modo netto, come se fosse stato estratto dal suolo lunare. Particolarmente interessanti sono le pendici della parete interna, attraversate da strisce scure e aree chiare. Vale la pena di osservarlo con un buon seeing e un ingrandimento maggiore: l'ottimo stato di conservazione suggerisce che si tratta di un cratere giovane, la cui età stimata, in base alle conoscenze attuali, è di soli 200 milioni di anni.

Misteriosi fenomeni lunari

Due particolarità caratterizzano questo cratere: il materiale presente al suo interno è la roccia più chiara della faccia visibile della Luna e quella di Aristarchus è la regione con il maggior numero di “fenomeni lunari transitori” osservati. Si tratta di rari e brevi schiarimenti, scurimenti o cambiamenti di colore che sono stati notati in alcune regioni della superficie lunare e per i quali non esiste ancora una spiegazione certa. Aristarchus ha una raggiera chiara che soprattutto verso sud-est raggiunge i 150 km di estensione. La distribuzione non uniforme del materiale espulso fa pensare che qui un corpo celeste abbia colpito la superficie lunare con una angolazione stretta. Anche la catena montuosa centrale, leggermente spostata rispetto al centro, depone a favore di questa ipotesi.

Un serpente sulla Luna

Con i suoi 185 km di lunghezza, la Vallis Schröteri è la più lunga delle tortuose valli lunari. Si tratta di formazioni che ricordano i corsi dei fiumi terrestri, e in effetti un tempo la lava scorreva nel sottosuolo lungo questi canali, il cui soffitto poi è crollato. L'origine della colata lavica che ha creato la Vallis Schröteri si trova a nord-est del cratere Herodotus, largo 35 km, dove una depressione, seguita da un rigonfiamento, è stato giustamente soprannominato Testa di Cobra. La piccola apertura della valle, simile a un cratere, si è probabilmente formata in seguito a un'eruzione vulcanica ricca di gas. La Vallis Schröteri fa una svolta di 180° in direzione sud-ovest e termina ai margini dell'altopiano di Aristarchus, su una scarpata alta 1000 m. Il solco, che può raggiungere anche i 10 km di larghezza, in questo punto è largo appena circa 500 m.

Migliore visibilità giorno 11 o 24 dopo il novilunio.

Lambert Spix / Su gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH