Una “Maniglia d’oro” sulla Luna
Uno dei giochi di luce più belli sulla Luna è la “Maniglia d’oro”: si tratta dei Montes Jura, che emergono dall’oscurità delle zone ancora immerse nella notte lunare.
Sulla Luna, per via dei raggi del Sole bassi all’orizzonte, si possono ammirare diversi giochi di luce e ombre, che rientrano tutti nel concetto di chiaro-scuro. Uno degli esempi più belli è la cosiddetta Maniglia d’oro. Qui, nell’arco di un paio di ore, possiamo ammirare i picchi dei Montes Jura che vengono illuminati dal Sole, mentre la piccola pianura del Sinus Iridum (Baia dell’arcobaleno) resta parzialmente immersa nell’oscurità.
Un arco luminoso nella notte lunare
Dalla Terra appare quindi un piccolo arco luminoso che emerge dalla zona ancora immersa nell’oscurità della notte lunare. Nella letteratura specialistica di lingua inglese questo gioco di luci viene chiamato “jewelled handle effect”, e viene attribuita all’autore e astronomo Sir Patrick Moore, che a partire dagli anni Settanta ha descritto questa apparizione nelle sue opere. Nel frattempo la Maniglia d’oro è diventata un famoso oggetto di osservazione e i dati riguardanti la sua visibilità si trovano in rete.
In linea di principio, il fenomeno si verifica ogni mese nel corso di una lunazione, 24 ore dopo il sorgere del Sole su Copernico (cfr. “Avventura Astronomia 1”). Tuttavia, la Maniglia d'oro non è sempre osservabile, poiché la Luna può trovarsi sotto l'orizzonte o ancora nel cielo diurno.
A occhio nudo?
Per l’osservazione già un piccolo binocolo è in grado di mostrare nitidamente l’arco illuminato. Al telescopio si può iniziare con un basso ingrandimento panoramico e tentare ingrandimenti maggiori per vedere i dettagli delle vette illuminate.
Chi ha una vista particolarmente buona può tentare di avvistare la Maniglia d’oro senza strumenti ottici. Il momento migliore per osservarla è quando la Luna è alta nel cielo non ancora completamente buio, per esempio al crepuscolo. L’arco appare con un angolo di circa 60 gradi e dovrebbe essere visibile come un piccolo rigonfiamento dal terminatore verso la porzione di Luna non illuminata.
Migliore visibilità 10 o 23 giorni dopo il novilunio
Autore: Lambert Spix / Su gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH