Rima e Rupes Cauchy, una doppia visione
Cinque giorni dopo il novilunio, chi osserva la Luna trova una magnifica figura dalla simmetria speculare, nel Mare della Tranquillità.

Quattro giorni dopo il novilunio l’osservatore trova una attrazione particolare nella regione del Mare della Tranquillità, addirittura doppia: Rima Cauchy e Rupes Cauchy.
Magnificamente incorniciato

Il punto di partenza della passeggiata lunare di oggi è il cratere Cauchy, un tipico rappresentante del suo genere con una parete intatta e ben definita. Con soli 12 km di diametro, il cratere è facilmente individuabile sul lato orientale della pianura del Mare della Tranquillità. Due interessanti formazioni incorniciano il cratere a nord e a sud: Rima Cauchy, un solco lungo circa 140 km, e Rupes Cauchy, una faglia lunga 140 km. Entrambe le formazioni sono chiaramente visibili vicino al terminatore, anche con un telescopio di piccole dimensioni.
Lo spettacolo è davvero magnifico: le due formazioni sono più o meno speculari, di due linee strette che curvano dolcemente verso il cratere Cauchy. All'alba, il pendio di Rupes Cauchy appare come un'ombra nera, mentre è illuminato al tramonto.
Una sfida vulcanica
Quando il Sole è basso è un buon momento per provare a osservare due oggetti più difficili: le cupole Cauchy Omega e Cauchy Tau. Sono entrambi vulcani a scudo alti meno di 200 metri e quindi appaiono vividi solo in prossimità del terminatore. Una sfida ancora più grande porta il nome di Donna, un cratere sommitale della cupola Cauchy Omega, di soli 2 km. I prerequisiti per un'osservazione di successo sono condizioni davvero perfette e un telescopio con un’ottica molto buona, che permetta alti ingrandimenti.
Migliore visibilità 4 o 17 giorni dopo il novilunio
Autore: Lambert Spix / Su gentile concessione di: Oculum-Verlag GmbH